Virus, vaccini e malattia

Covid19
Virus, vaccini e malattia

In Italia in ospedale in terapia intensiva e in grave pericolo di vita sono ricoverate molte più persone non vaccinate, senza anticorpi contro SARS-CoV-2, che persone vaccinate.

I non vaccinati hanno una probabilità di essere colpite in maniera grave da COVID 38 volte più dei vaccinati. I non vaccinati hanno una probabilità molto più alta di danneggiare se stessi e diffondono squadre di virus rafforzato, che danneggiano l’ospite e le persone sulle quali atterreranno via aria, dopo aver acquistato vigore e aggressività. I numeri parlano, si possono interpretare, ma non ignorare.

Un virus vuole vivere e riprodursi, lo può fare solo trovando nutrimento in un terreno fertile e dove non trova ostacoli: viaggia nell’aria per un breve periodo, ma se atterra vive, se non atterra muore.  Se non trova anticorpi che lo contrastino si “semina”, si riproduce, si potenzia e poi cerca un nuovo terreno dove il ciclo di riproduzione e di rinforzo può riprendere. Il virus non vuole uccidere il suo ospite, che al momento siamo noi: non gli conviene, gli siamo indispensabili, ci usa per riprodursi. Senza di noi muore, oppure si rivolge a una specie diversa dalla nostra.

Mentre si riproduce incendia organi diversi, che si ammalano e perdono, in parte o del tutto, la propria funzione specifica: entra dal naso, dagli occhi, dalla bocca e atterra nei bronchi e nei polmoni, che perdono la capacità di respirare, viaggia nel sangue e atterra nei reni, che smettono di filtrare, nell’intestino che smette di assorbire alimenti vitali, e lascia incendi e cenere dovunque passi, e viaggiando nel sangue raggiunge qualunque organo.

Il nostro corpo reagisce scatenando a sua volta un incendio di difesa che chiamiamo febbre, per “bruciare” il virus, e contemporaneamente si attrezza con una squadra di anticorpi che lo potranno scovare e uccidere. Se il virus “atterra” su una persona che ha una squadra di anticorpi pronti, che lo conoscono già, fa meno danni, può essere attaccato e sconfitto. 

Se trova campo libero dilaga, si riproduce, si rafforza: ma non si accontenta, cerca continuamente nuovo terreno fertile, viaggiando nell’aria e atterrando in un altro corpo, possibilmente indifeso perché’ privo di anticorpi. Per fortuna nostra ormai sempre più spesso atterra in un corpo che possiede anticorpi che lo riconoscono e lo neutralizzano, riducendone i danni e la capacità di moltiplicarsi

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