Deficit di Antitrombina III. La storia di Davide

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Deficit di Antitrombina III. La storia di Davide

Trombosi: non è un mondo solo per vecchi. Su 100 persone colpite, 3 hanno meno di 40 anni. Assetto Trombofilico, stress, malformazioni dei vasi, mutazioni dei fattori della coagulazione, ormoni, tumori, diabete, colesterolo elevato sono solo alcuni dei fattori per cui può manifestarsi la Trombosi in un paziente giovane. Lo sa bene Davide, ragazzo atletico e sportivo, colpito da embolia polmonare in giovanissima età e che in occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Trombosi ha deciso di raccontare la sua storia ad ALT.

LEGGI SALTO “TROMBOSI E GIOVANI”

“Mi chiamo Davide e ho 26 anni. Dalla nascita ho ereditato da parte di madre un deficit di Antitrombina III che mi rende più propenso a trombosi e problemi con la coagulazione. A dicembre 2018 sono stato ricoverato in codice rosso a causa di un’improvvisa paralisi delle gambe. In seguito a vari esami si scoprì che avevo un’embolia polmonare massiva, dei difetti di opacizzazione a carico della Vena Cava Superiore e della giugulare sinistra, un’occlusione dell’Aorta addominale con estensione del trombo per circa 4,5cm e il difetto di riempimento trombotico continuava fino alla diramazione delle arterie iliache per circa 3cm bilateralmente. Cosi sono stato ricoverato in Terapia Intensiva Cardiologica e trattato con trombolisi sistemica e per concludere sono stato sottoposto ad una tromboendoarteriectomia transfemorale bilaterale in quanto gli arti inferiori erano ancora paralizzati.  Durante gli undici giorni di ricovero tra UTIC e Cardiologia mi è stato riscontrato un PFO (Pervietà del Forame Ovale), che mi è stato chiuso in Day Hospital e fino a Gennaio 2020 ho dovuto indossare le calze elastocompressive.  Ad oggi convivo benissimo con la terapia anticoagulante, nessun effetto collaterale e da Novembre 2019 ho ripreso a fare l’escursionismo di un certo livello che pratico da 11 anni.  Senza le competenze e la l’esperienza dei medici, infermieri e Oss che si sono presi cura di me, forse quel giorno le cose sarebbero potute andare in maniera molto differente”.

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