La Trombosi è un evento raro tra i bambini, 1 caso per 100.000 ma negli ultimi 20 anni il numero di casi di Trombosi in piccoli pazienti ospedalizzati è decuplicato, arrivando a toccare un’incidenza di 1 caso ogni 2000 bambini ricoverati (fonte: https://www.trombosiinfantili.info/). Un ruolo cruciale in questo ambito è svolto dal R.I.T.I. (Registro Italiano delle Trombosi Infantili), il primo e l’unico registro in Italia a monitorare e affrontare il problema crescente delle trombosi dei bambini in Italia, condividendo con la comunità medica e scientifica dal 2007 più di 1000 casi di Trombosi cerebrale e sistemica, neonatale e pediatrica, da 0 a 18 anni.
“L’obiettivo del registro – spiega il prof. Paolo Simioni, presidente del Comitato Scientifico del GIRTI – Gruppo Italiano per il Registro delle Trombosi Infantile – è quello di valutare la rilevanza clinica del problema, definire le caratteristiche epidemiologiche della Trombosi Infantile, promuovere la ricerca italiana sulla Trombosi Infantile, azioni fondamentali per migliorare l’assistenza ai bambini affetti da Trombosi. Inoltre, la creazione di un network di medici esperti nell’assistenza ai piccoli pazienti può fornire un supporto prezioso nella gestione di casi complessi”.
Obiettivi che saranno condivisi il 12 e 13 ottobre nel primo congresso nazionale sulle Trombosi Infantili che si terrà a Padova per fare il punto sul quadro italiano, condividendo informazioni, esperienze e best practices contenute sulla piattaforma digitale, contribuendo a mettere in rete medici specialisti di diversa provenienza e formazione, coinvolti ogni giorno nella cura e nell’assistenza a bambini affetti da patologie trombotiche. Un’occasione imperdibile per ridefinire i “nuovi orizzonti della eziologia, diagnosi e cura delle Trombosi nel bambino”.
ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus dal 2007 sostiene il R.I.T.I. “La Trombosi colpisce anche i giovani e i bambini, persino i neonati. Si può evitare in un caso su tre, si può sospettare e curare – spiega la presidente di ALT Lidia Rota Vender-. Raccogliere e condividere i casi di Trombosi Infantile in un registro come il R.I.T.I. contribuisce a una migliore comprensione e gestione delle malattie da Trombosi infantili in Italia e nel mondo. Una necessità che noi di ALT abbiamo deciso di portare avanti da anni per sostenere con orgoglio italiano il grande lavoro dei ricercatori”.
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