L’Ictus si può prevenire: agire correttamente in tempo può salvare vite.

TROMBOSI. NO, GRAZIE
L’Ictus si può prevenire: agire correttamente in tempo può salvare vite.

L’ictus è la quarta causa di morte nei paesi cosiddetti industrializzati, ma la più frequente causa di disabilità negli adulti: sono numeri allarmanti ma la buona notizia è che 8 ictus su 100 potrebbero essere evitati.

Certo non tutti, ma il nostro stile di vita e le nostre scelte sul che fare possono salvarci dall’ ictus e dalle sue conseguenze.

AHA – American Heart Association e ASA -American Stroke Association identificano i nemici del nostro cervello:

• controllo ottimale della pressione arteriosa

• stop al fumo

• controllo o e prevenzione del diabete

• gestione dei livelli di colesterolo pericolosi

• imparare a riconoscere la fibrillazione atriale e usare disciplinatamente i farmaci anticoagulanti

ICTUS: che cos’è?

È il danno provocato dl blocco dell’afflusso regolare di sangue alle cellule del cervello (neuroni), che può provocare un danno temporaneo o permanente: accade per l’occlusione di un’arteria o per colpa di una emorragia nel cervello.

I neuroni sono cellule molto esigenti: per funzionare normalmente hanno bisogno di un costante apporto di sangue ricco di ossigeno e nutrienti.

Se il sangue nelle arterie scorre troppo lentamente o si blocca, i neuroni si spengono: se il flusso non riprende immediatamente i neuroni muoiono definitivamente.

Ecco perché è fondamentale che quando si manifestano sintomi sospetti si chieda immediatamente aiuto.

L’ictus ischemico è causato da uno stop del flusso del sangue in una arteria: 80 ictus su 100 sono ischemici.

Un trombo (coagulo di sangue) si forma in un’arteria nel collo (carotide) o nel cervello (cerebrale) e impedisce al sangue di scorrere: spesso sono le placche aterosclerotiche presenti sulle pareti delle arterie a provocare questo tipo di ictus.

Un embolo è un frammento di trombo che si forma un una arteria lontana dal cervello, di solito nel cuore o nell’arteria aorta o nelle arterie carotidi, e viaggia nelle arterie arrivando a chiudere una arteria nel cervello: più raramente si tratta di un frammento di calcio o di una bolla d’aria.

TIA significa: attacco ischemico cerebrale transitorio, è la conseguenza della chiusura di un’arteria cerebrale da parte di un frammento di trombo che si scioglie da solo ma riesce a rallentare l’attività di alcuni neuroni, causando sintomi che di solito dura meno di venti minuti, e si risolve spontaneamente.

È un campanello d’allarme che non va sottovalutato, è un avviso di tempesta per un successivo ictus molto grave: il paziente non dovrebbe sottovalutare i sintomi causati da un TIA, dovrebbe invece rivolgersi immediatamente al medico, che analizzerà i sintomi e prescriverà gli opportuni accertamenti e le cure necessarie.

Ictus emorragico

L’emorragia è responsabile di 13 ictus su 100: una arteria si rompe e il sangue infarcisce il tessuto cerebrale. Spesso è causato da un aneurisma che si rompe per un attacco di ipertensione mal controllato. L’aneurisma è un tratto di parete arteriosa sottile dilatata o malformata: se si rompe il sangue fluisce nel territorio nervoso circostante.

Il tempo è cervello

Solo la metà delle persone colpite da ictus chiede immediatamente aiuto: chiamare il 118 è invece fondamentale nel sospetto di ictus, perché un intervento medico in urgenza può salvare non solo la vita ma la qualità della vita. La diagnosi può già esser sospettata al telefono e poi in ambulanza e le cure somministrate tempestivamente fanno la differenza. In alcuni casi i medici iniettano un farmaco (trombolitico) che arrivando alla arteria occlusa scioglie il trombo e permette al sangue di fluire di nuovo, ma si tratta di una cura molto delicata, utile solo se viene somministrata entro 4 ore dal momento in cui i sintomi si manifestano. Prima è meglio è, il tempo è cervello.

Come ridurre la probabilità di ictus. 

Dobbiamo identificare i nostri nemici e batterli uno ad uno.

La pressione alta del sangue, non riconosciuta o non curata in modo disciplinato, è la prima causa di ictus emorragico.

Livelli di colesterolo troppo alti troppo a lungo contribuiscono a dare inizio all’aterosclerosi, malattia infiammatoria degenerativa e progressiva che piano piano usura le arterie formando placche sulle coronarie e sulle carotidi, sulle quali poi si formano trombi. Conoscere precocemente i propri livelli di colesterolo e modificare il proprio stile di vita impedisce all’aterosclerosi di formarsi.

Il diabete è un altro membro fondamentale della squadra dei complici che vogliono sabotare la salute del nostro cervello: l’eccesso di zucchero circolante nel sangue graffia le pareti delle arterie, le infiamma e scatena la formazione di un trombo che le chiude

Mangiare in modo intelligente, fare esercizio con costanza e ridurre le occasioni di stress o smaltirne gli effetti facendo esercizio: sono rimedi che aiutano a ridurre le probabilità di ictus.

Cambiare stile di vita è difficile: ma qualche riflessione deve essere fatta, e la cura del nostro corpo non può essere delegata solo al medico, ognuno di noi deve prendersi la responsabilità delle proprie scelte e di quelle della propria famiglia.

Per una bella vita lunga e in salute, che doni qualità agli anni.

BEFAST

È l’acronimo coniato per salvare vite: impara rapidamente a conoscere i segnali di allarme e fai qualcosa

Balance: equilibrio

Eyes: perdita improvvisa della vista in un occhio

Face: asimmetria di una parte del viso

Arms: braccia o gambe di un lato del corpo impossibilitate a muoversi

Speech: linguaggio, perdita della capacità di parlare

Time: il tempo è cervello, nel dubbio chiama il 118

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