Infezioni e fratture possono causare una Trombosi venosa

TROMBOSI NO, GRAZIE
Infezioni e fratture possono causare una Trombosi venosa

È proprio durante l’inverno che dobbiamo prestare maggiore attenzione alle cadute che possono causare brutte fratture, che ci costringono a stare a riposo per un po’ di tempo. Al di là delle vacanze rovinate, il rischio per la salute può aumentare, soprattutto man mano che passano gli anni.

Infezioni e fratture possono essere dannose, infatti, per la salute del cuore, poiché aumentano il rischio di Trombosi. In caso di un’infezione di vario tipo (cistite, colecistite, calcoli vie urinarie, polmonite) la probabilità di una Trombosi venosa profonda aumenta di sette volte rispetto al normale. Un pericolo che cresce se si aggiungono immobilizzazione e fratture agli arti inferiori.

La trombosi delle vene, frequente negli arti inferiori ma non così infrequente negli arti superiori o in altre parti del corpo, è causata dalla formazione di un coagulo di sangue (trombo) in una vena in un punto e in un momento nel quale non si sarebbe dovuto formare: questo accade per colpa di un “disordine” scatenato da una squadra di complici che “confondono” il sangue rendendolo più incline a coagulare e a formare trombi soprattutto nelle vene più lontane dal cuore, come le gambe e le braccia.

Questo può accadere anche quando il paziente rimane per diverso tempo immobile, per esempio per colpa di una frattura o quando si viene operati. L’attività muscolare si riduce, la circolazione del sangue rallenta e il rischio Trombosi aumenta. Inoltre, i tessuti operati sono infiammati, e questo fa crescere la tendenza del sangue a coagulare.

La trombosi venosa è un fenomeno molto diffuso, colpisce una persona su 100.000 ogni anno se si considerano tutte le età, ma arriva a colpire una persona su 1000 ogni anno man mano l’età avanza.

I SINTOMI:

Conoscere i sintomi della trombosi venosa e non trascurarli, sapere che cosa fare in caso si presentino, curare la trombosi con i farmaci e per un tempo adeguato sono le armi che ognuno di noi può avere a disposizione per limitare i danni nel caso la trombosi si presenti. Una gamba che si gonfia più dell’altra, o un dolore molto forte al polpaccio, il rossore e l’indurimento lungo il decorso di una vena del braccio o della gamba sono sintomi da non sottovalutare: la diagnosi va confermata al più presto con un ecocolordoppler e un prelievo di sangue per il dosaggio del Ddimero. Se non viene sospettata, riconosciuta e poi curata la trombosi delle vene può provocare la liberazione di emboli che attraverso il cuore possono arrivare al polmone e determinare un evento grave e purtroppo spesso mortale, come l’Embolia polmonare.

La trombosi venosa e l’embolia polmonare possono essere prevenute e curate! Meglio quindi sapere quali sono le situazioni di rischio e quali sono i sintomi che ci debbono insospettire.

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