Infiammazione e Trombosi

RELAZIONI PERICOLOSE
Infiammazione e Trombosi

Infiammazione, lo dice la parola, significa incendio: può essere più o meno vasto e verificarsi in qualunque parte del nostro corpo. Si accende in risposta all’aggressione da parte di un microbo, di un tumore, di una terapia, di un trauma, del processo di invecchiamento o di usura delle cellule. Le cellule reagiscono chiamando a raccolta i leucociti, che chiamiamo i Globuli Bianchi, i quali aumentano di numero e tentano di spegnere l’incendio, ma non lavorano da soli, chiedono l’aiuto del sistema immunitario, che produrrà anticorpi capaci di ricordare l’aggressore, nel caso si tratti di un microbo, capaci di eliminare quel microbo qualora si ripresentasse in futuro. Ma non basta: i globuli bianchi coinvolgono sempre le piastrine e i fattori della coagulazione presenti nel sangue, che contribuiscono a spegnere l’incendio. Il coinvolgimento del sistema della coagulazione nella battaglia contro il nemico è di aiuto, ma spesso aumenta la probabilità che si formino coaguli di sangue inopportuni chiamati trombi.

Ogni stato infiammatorio provoca dunque un aumento della tendenza del sangue a coagulare e a produrre trombi e di conseguenza malattie da Trombosi. Questi processi hanno la capacità di autoregolarsi che dipende dalla interazione fra un numero infinito di proteine, enzimi, cellule, mediatori: alcuni accendono il sistema, altri controllano che il sistema non ecceda.

INFIAMMAZIONE E TROMBOSI: LE RELAZIONI PERICOLOSE

L’equilibrio del sistema permette di spegnere l’incendio senza provocare danni collaterali, e dipende dalla nostra predisposizione genetica, dalla capacità di reazione dei sistemi, dalla potenza degli aggressori, dalle caratteristiche di ognuno di noi, dai nostri punti deboli che a loro volta spesso dipendono dalle scelte che facciamo nella vita di ogni giorno.
Le nostre abitudini e le nostre fragilità influiscono su questo equilibrio, aumentando la probabilità di Trombosi e delle sue conseguenze. La pressione alta, il diabete, livelli elevati di grassi nel sangue e il fumo
o l’uso di sostanze “infiammanti” come gli stupefacenti provocano infiammazione.

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