Infiammazione e gravidanza

RELAZIONI PERICOLOSE
Infiammazione e gravidanza

Conoscere le situazioni che possono aumentare il rischio e i sintomi della Trombosi sono le due armi a nostra a disposizione: diagnosticare e curare presto e bene una Trombosi può salvare la vita, tutti hanno il diritto di saperlo.

Che cosa succede al corpo della donna quando una donna comincia una gravidanza e arriva al parto e nel periodo dopo il parto?

Tutte le donne, ma non in tutte le donne nello stesso modo, subiscono cambiamenti legati a una serie di fattori, alcuni dei quali non dipendono dalla donna, altri invece sì. Su quelli che dipendono dalla donna si può intervenire correggendoli ancora prima della gravidanza o durante la gravidanza.
La gravidanza è la situazione più trombogena nella vita della donna e questa situazione peggiora e si accentua quando si aggiungono più fattori di rischio per esempio stati infiammatori come infezioni delle vie urinarie, cistiti, calcoli delle vie renali, calcoli biliari. Ad esempio, un colon irritabile con infiammazioni lungo i sette metri di intestino creano scintille che a loro volta possono andare ovunque e possono attivare il sistema della coagulazione del sangue ancora di più di quello che già di per sé il sistema fa durante la gravidanza.

Che cosa può fare la donna per proteggersi da questi fattori di rischio?

In gravidanza è buona regola monitorare il livello del colesterolo perché può rimanere in livelli quasi
normali, leggermente salire e in alcune donne, anche non colpevoli, addirittura a raddoppiare.
Il colesterolo non è di per sé un fattore pro-coagulante, è un grasso che, così come i trigliceridi, se elevato fa aumentare la tendenza del sangue a coagulare, la densità e rende difficile lo scorrimento del sangue verso il cuore.

Che cosa può fare la donna per riuscire ad avere una gravidanza senza problemi? Deve sapere quali sono i sintomi che la devono allertare. Se durante la gravidanza una gamba si gonfia più dell’altra, di solito questo accade soprattutto nella gamba sinistra, perché per ragioni anatomiche il circolo venoso della gamba sinistra ha qualche difficoltà in più a riportare il sangue verso il cuore, o se una donna vede un cordone rosso dolente comparire sulla sua gamba, vede un circolo venoso superficiale che diventa particolarmente appariscente delle vene che diventano tortuose, questi possono essere il primo sintomo che si sta verificando un rallentamento eccessivo che potrebbe produrre la formazione di trombi dentro le vene che potrebbero liberare dei frammenti, chiamati emboli che potrebbero arrivare al cuore rischiando che finisca nel circolo polmonare causando l’Embolia polmonare, un evento molto grave, purtroppo molto frequente nel dopo parto, anche se spesso non riconosciuto.

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