Aritmia: domande e risposte

Aritmia
Aritmia: domande e risposte

Il cuore funziona grazie a un impianto elettrico, un insieme di terminazioni nervose, che come fili, originano da una centrale posta all’interno del cuore (nodo del seno) che ne gestisce il ritmo. Il tempo usura questo sistema, che può diventare difettoso e causare disturbi di trasmissione dell’impulso chiamati aritmie.

Che cos’è un’aritmia?

È il movimento scomposto di una parte del cuore: può verificarsi nell’atrio oppure nel ventricolo.

Che danni provoca?

Il cuore perde efficienza, si contrae in modo disordinato, fa più fatica a spingere il sangue nei distretti più lontani, gli organi soffrono per mancanza di ossigeno.

Quali sintomi provoca?

Il battito del cuore accelera o diventa disordinato, si percepisce uno sfarfallio in gola o nel petto, di solito senza dolore: l’aritmia a volte è subdola e il paziente non la sente. Ma spesso dà segni di sé:

• Il cuore frulla nel petto

• il cuore accelera o rallenta improvvisamente

• senso di peso al petto

• fato corto

• sensazione di testa vuota

• vertigini

• svenimento o sensazione di svenimento imminente.

L’aritmia si sente sempre?

NO: a volte è silenziosa e viene rilevata casualmente durante un ECG. Un’aritmia che si sente non necessariamente è più grave di un’aritmia silenziosa, anzi!

Chi rischia di più? 

Chi ha un cuore stanco, dilatato, malato, chi ha altre malattie come il diabete, l’ipertensione, lo scompenso; chi ha già avuto un infarto, chi abusa di sostanze eccitanti, chi non ha cura del proprio cuore. Ogni cuore ha un proprio codice di invecchiamento programmato, che noi possiamo accelerare o ritardare scegliendo il nostro stile di vita.

Quando dobbiamo rivolgerci al medico?

Quando ci accorgiamo che il battito del nostro cuore è irregolare, troppo rapido o troppo lento. Quando abbiamo vertigini o la sensazione di svenire o ci manca il respiro. Il cuore è una pompa e questi sintomi sono le conseguenze idrauliche di un cattivo funzionamento: il cuore non riesce a spingere il sangue nelle arterie e a richiamarlo dalle vene con efficienza perché si contrae in modo irregolare.

Dove si sente il cuore?

Due dita sul polso alla base del pollice con una pressione delicata troveranno il battito: se ci accorgiamo che non batte come si deve abbiamo bisogno di un medico, soprattutto se questi sintomi si manifestano a freddo, senza ragione, non per una emozione, uno sforzo o una corsa, ma anche a riposo o di notte.

L’aritmia è costante?

Non sempre: quando va e viene si defnisce parossistica, più pericolosa dell’aritmia cronica o stabile. Oppure può essere cronica, persistente o permanente.

Che cos’è un’extrasistole?

È un battito anomalo che si inserisce fra battiti regolari. Può dare una sensazione allarmante, come di un tuffo al cuore o il cuore che vuole balzare fuori dal petto: un respiro profondo e due dita sul polso ci aiuteranno a capire se si è trattato di un battito anomalo isolato oppure se il nostro cuore batte con un ritmo persistentemente disordinato.

Che cos’è la frequenza cardiaca?

È il numero di contrazioni che il cuore effettua in un minuto: in condizioni normali di riposo dovrebbe essere fra 60 e 80.

Che cos’è la tachicardia?

È l’accelerazione del ritmo del cuore che può arrivare a superare 100 battiti al minuto, mantenendo però un ritmo ordinato e regolare.

Quali esami devo effettuare?

Elettrocardiogramma (ECG): registra la trasmissione dell’impulso elettrico nel cuore, segnala la presenza di cicatrici esito di precedenti Infarti, registra i difetti del ritmo (aritmia), spesso presente in cuori malati per Infarto, valvulopatia, cardiopatia dilatativa.

ECG da sforzo: viene registrato mentre il cuore viene sottoposto a uno sforzo; conferma la capacità delle arterie coronarie che nutrono il muscolo cardiaco di rispondere alla richiesta di maggior apporto di sangue durante uno sforzo fisico controllato (corsa o pedalata).

ECG Holter: registrazione che dura 24, 48 o più ore per scoprire aritmie parossistiche, cioè che vanno e vengono e non sono sempre presenti.

Scintigrafa: misura la capacità del muscolo cardiaco di contrarsi in modo completo a riposo o sotto sforzo. Un tracciante radioattivo viene iniettato in una vena e si distribuisce nelle fibre del cuore, in modo uniforme in un cuore sano, in modo disomogeneo con zone “vuote” in un cuore malato.

Perché si verifica un’aritmia?

Per molte ragioni:

• Infarto in corso

• cicatrice su una parete del muscolo cardiaco lasciata da Infarto precedente

• alterazioni della struttura del cuore, come nella cardiopatia dilatativa o nella cardiomiopatia

• arterie coronariche malate di Aterosclerosi

• pressione del sangue troppo alta e mal curata

• Diabete

• Tiroide che funziona troppo (ipertiroidismo) o stanca o infiammata da una tiroidite e quindi poco attiva (ipotiroidismo)

• fumo

• troppo alcool

• troppa caffeina

• sostanze eccitanti: come amfetamine, cocaina, bevande energetiche

• stupefacenti

• stress

• farmaci

• supplementi vitaminici erbe o alghe

• scossa elettrica (fulmine o altra fonte)

• inquinamento dell’aria

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